MANUALE
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EFFETTO DRENANTE DELL'ELETTROLISI
IL
DRENAGGIO Il naturale processo di acidificazione dunque, ulteriormente indotto da diete smodatamente ricche di zuccheri complessi (ricordiamo l’eccessiva introduzione di amidi), di coloranti, conservanti, additivi chimici, aromi chimici, stabilizzatori e non ultimi i farmaci, non fa altro che intossicare quotidianamente il nostro corpo. |
Scopo primario del medico dovrebbe essere la prevenzione, evitando il sovradosaggio
organico e tissutale ottenuto parlando al paziente di DIETA (noi siamo quello
che mangiamo), di attività fisica, di idratazione, di ritmi del sonno
(ritmi circadiani oggi sconvolti da mode e stili di vita assolutamente innaturali)
e da più regolari rapporti con il nostro “gabinetto”. Purtroppo
tutto ciò lo si da assolutamente per scontato ed invece dovrebbe essere
il punto dal quale sarebbe opportuno partire.
In seguito si puo’ passare alla detossificazione del paziente ed alla
sua cura e non certo alla cura della malattia come purtroppo ormai si fa di
prassi.
L’approccio con l’individuo eccessivamente intossicato e acidificato
obbliga il medico a prendere in considerazione il drenaggio mesenchimale o connettivale
per permettere la detossificazione profonda dell’organismo. A disposizione
abbiamo più medicine integrate o complementari, nello specifico l’esperienza
ci insegna ad utilizzare i fitoterapici, gli omeopatici e/o le apparecchiature
che, grazie al principio dello scambio ionico, favoriscono l’eliminazione
delle tossine. La teoria del drenaggio è stata particolarmente valorizzata
già da più di un secolo da autorevoli studi tra i più importanti
ricordiamo quelli di Nebel, Leon Vannier e Rouy, studi che hanno considerato
la fitoterapia, in modo particolare la gemmoterapia, e l’omeopatia i cardini
del drenaggio emuntoriale.
E’ ormai famosa l’immagine dove un uomo è raffigurato con
la propria testa ed i propri arti ed il busto rappresentato da una botte con
più rubinetti che scaricano le tossine assimilate; i 5 rubinetti rappresentano
gli emuntori attraverso cui ciascuno provvede all’eliminazione di quelle
scorie con le quali, in modo diretto od indiretto, siamo costretti a convivere
e con le quali di secondo in secondo entriamo in contatto nella speranza che
i famosi anti-radicali liberi, dei quali troppo spesso si parla a sproposito,
siano in grado di neutralizzarne gli effetti. L’insieme dei fattori di
sovraccarico tossinico e di acidificazione porta, oltre ad un sovraccarico emuntoriale
e connettivale, ad una riduzione della cosiddetta “biodisponibilità”
ovvero della quantità di ossigeno, di macronutrienti (soprattutto amminoacidi
e proteine) e di micronutrienti (sali minerali e vitamine) effettivamente utilizzabili
per far fronte alle nostre esigenze vitali.
Per ripulire dunque la “matrice extracellulare” (struttura tridimensionale
simile ad una spugna che circonda e protegge le cellule del nostro organismo
garantendo loro un corretto apporto dal sangue di ossigeno, nutrienti, molecole
segnale (ormoni, neuromodulatori e, all’occorrenza, farmaci), l’utilizzo
delle terapie precedentemente menzionate (fito e gemmoterapia e omeopatia),
l’utilizzo di rimedi e di apparecchi elettromedicali di biorisonanza o
a scambio ionico risultano sicuramente di grande importanza. Incominciamo con
l’analizzare il famoso sistema colloidale contenente solfato di deuterio,
una complessa miscela di 78 minerali, 17 amminoacidi e 34 enzimi in tracce.
Everett L. Storey , dopo 42 anni di ricerca, all’indomani del secondo
conflitto mondiale, sentì il bisogno di orientare tutti i suoi sforzi
verso un sistema atto al miglioramento delle condizioni dell’umanità
(forse per sensi di colpa verso quest’ultima dato che a lui si attribuisce
la paternità della bomba ad idrogeno).
Sfruttando le conoscenze acquisite sul deuterio, agli inizi degli anni 50, riuscì
ad ottenere una forma stabile dell’elemento in forma salina (solfato di
deuterio) che, opportunamente arricchita di minerali, amminoacidi ed enzimi,
chiamò “deutrosulfazyme”.
Tale rimedio dapprima utilizzato per i soldati americani, poi con la liberalizzazione
del mercato per milioni di consumatori in tutto il mondo, ha dimostrato grazie
anche ad innumerevoli prove di laboratorio la reale efficacia a livello drenante.
Esso scinde l’acqua in ossigeno ed idrogeno e le singole cellule del corpo
sono nutrite da un flusso costante di 78 elementi essenziali conservati liberi
in soluzione, grazie alla presenza di idrogeno ed ossigeno allo stato libero,
che determinano il processo di ossidazione e riduzione con una reazione a catena
che elimina le tossine. I tessuti vengono ricostruiti ed una buona alimentazione
completa il successo detossificante. Anche se il meccanismo di fondo risulta
difficile da capire e la formula resta a tutt’oggi un segreto Un altro
approccio alla detossificazione è dato dalla fitoterapia: i macerati
vegetali o estratti idrogliceralcolici sono preparati a partire da germogli
freschi di alberi, da tessuti vegetali in via di crescita e moltiplicazione,
vengono ottenuti con diluizioni alcoliche decimali.
Le applicazioni terapeutiche dei principali drenanti utilizzati in questo metodo
sono i seguenti: dal punto di vista generale Betula pubescens oltre ad un azione
drenante sul sistema linfatico possiede un’azione tonica generale, contribuendo
ad aumentare le difese organiche e combattendo l’astenia psico-fisica.
Quercus peduncolata e il succo di Acero Rosso sono gli altri drenanti di grande
uso oltre a quelli summenzionati e tanto cari agli autori come il Vannier.
Si potrebbe aprire una breve parentesi per far presente come, associando ad
una ormai scontata buona dieta possano esistere dei buoni mix quali il Lipo-Stop,
ottimo mix fitoterapico, utile nei casi di sovrappeso e nelle importanti forme
di ritenzione idrica, riattivando sia il sistema linfatico, sia l’apparato
renale. Trattasi di una miscela a base di: Hydrocotile asiatica (Centella asiatica),
di Citrus limonum (Limone), di Filipendula Ulmaria (Spirea), Taraxacum officinale
(Tarassaco), Vitis vinifera (Vite), Cynara scolymus (Carciofo), Marrubium vulgare
(Marrubio), Rhamnus frangula (Frangola), le 3 varietà di Betula Alba,
Betula Pubescens e Betula Verrucosa, Castanea Vesca (Castagno), Zingiber officinale
(Zenzero), Alpinia officinarum (Galega), Citrus Paradisii (Pompelmo), che nell’insieme
stimola il drenaggio emuntoriale di piu’ organi contemporaneamente.
L’apparato bronco-polmonare trova una riduzione degli spasmi, ed una evidente
cicatrizzazione delle mucose danneggiate, con l’utilizzo di Carpinus Betulus
(Crespino) mentre il Corylus avellana (Nocciolo), risulta molto utile per ristabilire
l’elasticità tissutale polmonare.
Rosa canina e Ribes nigrum trovano ampia applicazione nelle forme di riniti
e rinofaringiti allergiche, mentre Viburnum lantana (Clematide) svolge un’importante
azione sedativa sul sistema neurovegetativo polmonare inibendo lo spasmo bronchiale
è quindi specifico per le forme asmatiche.
Poiché per drenaggio si intende la riduzione dell’ingorgo bronco
alveolare, questo si puo’ mettere in pratica anche con semplici mucolitici
come il succo di Sambuco che nel contempo aiuta l’evacuazione.
Anche l’Hedera helix è uno dei migliori drenanti bronchiali nei
catarri acuti come l’Eucalipto, il lichene d’Islanda mentre il Timo
è un ottimo antisettico e la Tussilago farfara un ottimo antitussivo.
Per il drenaggio epatico il Tétau sostiene essere la Secale cereale (Segale)
il prodotto più indicato nelle forme itteriche infettive ed attribuisce
al Rosmarinus officinalis (Rosmarino) il ruolo di colagogo antispastico, mentre
Juniperus comunis (Ginepro) è idoneo negli scompensi epatici. Anche in
questo frangente utilizzo terapie differenti, Taraxacum officinalis (Tarassaco),
Cardus marianus (Cardo), Cynara scolymus (Carciofo) ed Aloe barbadensis ed arborescens
sono valutate ottimi drenanti mentre il miglior effetto colagogo lo si puo’
attribuire oltre al Cardo e al Raphanus niger. Per l’intestino tutti i
lassativi svolgono un’azione di “pulitori”; tra questi il
Rhamnus frangula, la Manna, la Senna ecc...anche se si preferisce utilizzare
fibre che, con l’alto contenuto di inulina, permettono nel contempo di
migliorare la percentuale di prodotto fecale con l’azione di massa (inutile
dire che dobbiamo aumentare la quantità di liquidi assunti
così che le fibre, aumentate di volume, migliorano l’effetto peristaltico
intestinale e di fare da apportatori di sostanza nutritiva per la flora batterica.
Vaccinium vitis idaea (Mirtillo) risulta essere un buon regolatore intestinale
adatto quindi sia nelle dissenterie, sia nelle forme di stipsi. L’Aloe
ferox è eccessivamente efficace e se ne consigli un uso limitato e sempre
in dosi infinitesimali meglio se associata ad altri lassativi. Aloe e Sambuco
le si utilizzano anche nelle forme di atonica intestinale.
Per l’emuntorio renale ricordiamo Hyeracium Pilosella ed Alchechengi,
quest’ultima assunta anche sotto forma di frutto (ricordiamo che in medicina
cinese viene chiamata la lanterna del rene e non solo perchè il frutto
è racchiuso in bellissimi petali che ricordano una piccola lanterna rossa,
sono validi prodotti di stimolo).
Per la pelle gli autori classici spaziano dall’Ulmus campestris al Cedrus
libani, dal Fieno greco alla Viola tricolor e dalla Bardana alla Saponaria.
Dopo questo rapido escursus fitoterapico passiamo all’omeopatia ove il
drenaggio svolge un ruolo fondamentale nel processo di autoguarigione del paziente
sia in termini di rapidità che di efficacia. Un breve distinguo è
d’obbligo per differenziare 2 approcci alla depurazione emuntoriale da
parte dell’omeopatia e da parte dell’omotossicologia; mentre la
prima, detta omeopatia classica, considera maggiormente gli aspetti biotipologici
dell’individuo, l’omotossicologia si basa maggiormente sugli aspetti
clinici e di funzionalità organica. I rimedi di drenaggio comunque, sia
per l’una che per l’altra, non possono avere un utilizzo universale,
ma devono essere scelti nel rispetto dell’individualità biotipologica
del paziente e solo dopo una precisa diagnosi clinica sulla funzionalità
degli organi emuntori.
Il drenaggio rappresenta dunque una vera necessità permettendo di utilizzare
rimedi di forte stimolo detossificante ad impronta immunologica (Nosodi, preparati
a partire da materiale patologico come secrezioni-escrezioni-tessuti ammalati-colture
microbiche, e
derivati da organi di suino), biochimica (catalizzatori intermedi, acidi del
ciclo di Krebs e i loro sali, Chinoni e loro derivati, composti ad azione stimolante
come ormoni, amine biogene, sali di Cerio, estratti vegetali) o di fondo (costituzionali
o di biotipo) che, se non
trovassero un organismo pronto a sostenerne l’azione, cioè drenato,
a livello connettivale ed in piena efficenza emuntoriale, rischierebbero di
diventare addirittura dannosi o comunque capaci di indurre quel quadro clinico
definito "peggioramento omeopatico".
La medicina Antiomotossica o Omotossicologica (etimologicamente studio dei fattori
tossici per l’uomo) in accordo con la teoria di Von Bertanlanffy, secondo
cui l’organismo è un sistema di flusso in equilibrio dinamico,
se l’omotossina non è particolarmente virulenta e se i sistemi
emuntoriali sono efficienti, essa attraversa l’organismo - sistema di
flusso senza determinare alcuna interferenza nella sua omeostasi. Se le tossine
invece risultassero aggressive o i sistemi di drenaggio emuntoriali fossero
insufficenti l’organismo virerà la
propria tendenza verso lo squilibrio e conseguentemente verso la malattia.
Per citare il padre dell’omotossicologia H.H. Reckeweg "le malattie
sono l’espressione della lotta dell’organismo contro le omotossine
al fine di neutralizzarle, ed espellerle; ovverosono l’espressione della
lotta che l’organismo compie per compensare i danni provocati
irreversibilmente da esse". Anche in omeopatia come in fitoterapia se la
malattia risulta essere un fenomeno di accumulo tossinico la prima cosa che
si ha l’obbligo di fare prima di qualunque approccio farmacologico, qualunque
esso sia, è di depurare sostenendo e/o stimolando gli emuntori e prima
ancora il tessuto connettivo. Il primo momento sarà quindi il drenaggio
connettivale con opportuni rimedi ad azione mesenchimale dove l’utilizzo
di Lymphomyosot, Galium-Heel, Pulsatilla comp, Fucus heel segue uno schema basato
sul grado di "profondità" di intossicazione (fasi di escrezione,
di reazione, di deposito, di impregnazione, di degenerazione e, per finire la
fase di differenziazione). Un rapido escursus sulle apparecchiature ad azione
detossificante lo rivolgo in particolar modo a LOTUS-XE CLEAN YOUR BODY ed alla
“macchina pulisci energia” di Lee Crock.La prima altro non è
che un dispositivo generatore caratterizzato da due elettrodi attraverso i quali
si vanno a riequilibrare gli ioni positivi, prodotti da inquinanti endogeni
ed esogeni , annullati dagli ioni negativi dei quali il nostro corpo è
in difetto. I risultati sono anche visivi in quanto, immersi i piedi del paziente
in una comune vaschetta di plastica, riempita parzialmente di acqua e con l’aggiunta
di comune sale da cucina, nell’arco di un tempo limitato, tra i 2 elettrodi
posti in acqua si vede una continua e costante colorazione di questa soluzione
che cambia colore, alle volte riferibile al tipo di tossina espulsa dal paziente.
Non sempre la reazione è così visivamente eclatante, tuttavia
l’ambiente acquoso carico di ioni negativi e saturo di ossigeno peraltro
invisibili ad occhio nudo permette di riportare le nostre cellule in equilibrio
e favorisce il loro fisiologico funzionamento tra cui in primis la normale funzione
disintossicante della cellula. Alcuni casi : si è ottenuto un sedimento
denso sul fondo della bacinella, sedimento che è riuscito ad impregnare
la vaschetta tingendola irrimediabilmente di color arancio. Nuovi cicli hanno
ridotto sensibilmente la colorazione dell’acqua con un sempre minor deposito.
Una pigmentazione di tutt’altro tipo invece si è riscontrata, con
l’utilizzo dell’apparecchio, su un giovane ragazzo, dopo pochi minuti
l’acqua si è tinta di un colore nero intenso rendendo l’acqua
simile all’inchiostro. Solo dopo tre cicli di Lotus - Xe l’intensità
si è ridotta ed il colore è virato verso un giallo pallido.
La macchina di Lee Crock invece, meno strabiliante in quanto non si hanno effetti
visivi particolari, si dice vada a riequilibrare campi bioenergetici che per
stress, tossine inquinanti ecc… hanno perduto la capacità rivitalizzante
organica con il conseguente intasamento connettivale e progressiva degenerazione
organica. L’autore consiglia l’uso dell’apparecchio, che funziona
con una serie di normalissime batterie, collegate tramite un morsetto ad una
semplice rete metallica, a tutte quelle persone che necessitano di trattamenti
rivitalizzanti, detossificanti ed in particolar modo nelle forme degenerative
ed in quei soggetti molto intossicati. Concludendo si vuole affermare che il
processo di disintossicazione non è altro che la sintesi e il risultato
di una serie di interventi che prediligono l’impiego di rimedi naturali,
l’utilizzo di apparecchiature e il conseguimento di uno stile di vita
idoneo, corretta alimentazione, ambiente sano.ALCUNE CONSIDERAZIONI:L’organismo
è una macchina metabolica, che attraverso i processi catabolici e anabolici,
rigenera le cellule dei tessuti (anabolismo) e contestualmente produce le scorie
(catabolismo) destinate ad essere espulse attraverso gli organi emuntori (pelle,
polmoni, intestino e reni).
Statisticamente l’uomo moderno tende ad accumulare la gran parte delle
tossine nel fegato, infatti i cataboliti principali delle terapie chelanti,
provengono da questo organo.
Il pulviscolo atmosferico
con le sue concentrazioni di molecole inquinanti, prodotte da lavorazioni industriali,
scarichi delle auto, polvere dei pneumatici, dei freni e dei prodotti delle
combustioni in genere, si concentra principalmente negli alveoli polmonari,
come i residui della combustione delle sigarette. Tali residui tossici, a seconda
della loro natura (metalli, polveri, molecole chimiche solide e gassose) vengono,
attraverso l’aria, il cibo e l’acqua che beviamo, assorbiti dall’organismo
e diversamente distribuiti ed accumulati nei vari organi e tessuti.
Ad esempio il Nikel o (nichelio) pare si accumuli maggiormente nella prostata,
l’Alluminio ed il Piombo nel tessuto nervoso; mentre il mercurio (ingerito
attraverso il cibo od assorbito dall’interno attraverso le amalgame dentali)
si può depositare direttamente nel circolo ematico. Alcuni di questi
metalli detti (neuro-tossici) pare siano tra le cause dell’invecchiamento
precoce, concorrano a patologie degenerative del sistema nervoso.
Questi studi, già vecchi di almeno tre decenni, sono validati dall’esame
del capello, in particolare del bulbo, il quale può accumulare addirittura
tali sostanze dopo 36 ore.
L’infertilità e le deformazioni neo-natali sono tra gli effetti
dell’inquinamento da mercurio; tali livelli di tossicità sono stati
evidenziati in particolar modo in Sicilia, nella zona industriale di Gela. Alti
livelli di sostanze chimiche nocive sono state riscontrate in alcuni pesci italiani,
ed in particolare in quelli pescati nel Golfo di Napoli. La lista potrebbe continuare
a lungo, ma quanto descritto, dovrebbe sensibilizzare a sufficienza rispetto
al problema degli agenti inquinanti con cui veniamo in contatto quotidianamente.
Il tema del drenaggio di queste sostanze è più che mai di attualità,
anche perchè, gran parte di queste tossine non riescono ad essere espulse
dagli organi emuntori.
Alcuni metalli e sostanze, al contrario, vengono accumulate in alcuni tessuti
(lipidico, muscolare e nervoso) dando origine a patologie difficilmente curabili.
Tutto questo ci aiuta a comprendere l’importanza di alcuni protocolli
detti “detossificazione”, “drenaggio”, “disintossicazione”
o “chelazione” - termini che sottintendono la necessità della
nostra macchina fisiologica di liberarsi dalle scorie, comprese quelle che normalmente
vengono prodotte. Il trattamento di Disintossicazione" per mezzo dell’elettrolisi
può essere tranquillamente praticato presso l’ambulatorio o direttamente
in casa propria, ad eccezione delle donne in gravidanza, dei bambini sotto i
6 anni, dei portatori di ausili elettrici od elettronici cardiaci, degli epilettici
e delle persone che hanno subito trapianti.
Alcune di queste controindicazioni sono cautelative, ma con il benestare del
proprio medico curante, in molti di questi casi ci si può sottoporre
al trattamento. La tensione in questa apparecchiatura è molto bassa,
non ci sono frequenze, soltanto una leggera corrente continua. E’ inoltre
provato che elementi nutritivi basilari, come vitamine e sali minerali, non
vengono eliminati ma selettivamente le tossine ed i metalli perchè caratterizzati
dalla corrente positiva. Questo singolo trattamento non ha in nessun modo una
valenza terapeutica o medica, ma solo una funzione riequilibrante/disintossicante
in linea di principio assimilabili a pratiche come la sauna o il bagno turco
anche se i benefici sono diversi e molto piu’ profondi.
Le controindicazioni rispetto alla sauna sono inferiori, in quanto non è
possibile collassare o svenire per l’eccessivo calore.
Non si sono mai verificati scompensi idro-salini, nè controindicazioni
nei malati di cuore; in ogni caso è sempre bene interpellare il proprio
medico sulla opportunita di un trattamento.E’ sempre consigliata una dieta
appropriata, una giusta assunzione di liquidi e l’associazione concomitante
di piante o integratori a base di drenanti linfatici come si accennava (la betulla,
l’Aloe) e chelanti (germanio organico e aronia), ricordiamo che ci sono
in commercio prodotti a base di EDTA.
EFFETTO DRENANTE DELL’ELETTROLISI
L’elettrodo utilizzato consiste in 2 "ARMATURE" ; fondamentali
sono i seguenti parametri: durezza dell’acqua, tipo e la quantità
di sale, distanza tra le armature e corrente erogata. Se non vengono rispettati
questi rapporti il processo "drenante" non può avvenire.
Nella pratica l’ elettrodo dispensa elettroni di segno negativo analogamente
ad uno ionizzatore per ambienti, cosi’ come gli ioni negativi si legano
al pulviscolo atmosferico, (per lo più di segno +) facendo precipitare
attorno allo ionizzatore particelle aggregate nerastre (simil-carbone), analogamente
il Lotus - Xe riaggrega all’interno del contenitore con i due elettrodi
(armature) i cataboliti attraverso i liquidi fisiologici ed i pori della pianta
del piede.
CHELAZIONE DEI METALLI
Particolarmente efficace sarà quindi il drenaggio dei metalli indesiderati
detti (metalli tossici, neuro tossici, o più in generale metalli pesanti,
come il nichelio, piombo, alluminio, mercurio, ecc.).
A tal proposito rimandiamo alla lettura del libro della D.ssa CLARK "La
cura di tutte le malattie".
Come si diceva, per mezzo di questo fenomeno elettrico, i metalli possono essere
facilmente assorbiti, disgregati, riaggregati all’interno della vaschetta
, nella quale verranno posizionati i piedi per la durata di circa 30 minuti.
LA CHELAZIONE
Dall’esperienza di questi primi anni sembra che l’elettrodialisi
o (elettrolisi) possa a pieno diritto affiancare il tradizionale lavaggio del
sangue con E.D.T.A. (flebo chelante). La chelazione dei metalli nocivi (piombo,
mercurio, alluminio, ecc.) sembra particolarmente efficace attraverso l’elettrolisi
podalica.
Uno dei meccanismi ipotizzati sembra sia il legame del flusso ionico con molecole
di segno positivo frutto del catabolismo metabolico. L’efficacia di questo
trattamento disintossicante potrebbe essere potenziato dall’associazione
con protocollo CLARK, che sempre per differenze di cariche elettriche, disattiva
i patogeni (virus, batteri, parassiti e muffe) erogando un alta frequenza di
segno positivo.
Il Lotus - Xe è un apparecchio per la depurazione ionica. Quando il nostro
corpo, a causa dell’inquinamento ambientale, dei ritmi di vita irregolari
ed eccessivi, di una alimentazione ormai non più sana (a causa dell’industrializzazione
e raffinazione dei cibi) si sovraccarica di tossine, il metabolismo cellulare
è bruscamente messo alla prova. Esso è molto sofisticato, ma semplice
nella sua essenzialità:
La differenza di potenziale elettrico fra interno ed esterno della membrana,
in condizioni ottimali, cioè fisiologiche, è di 70-90 MVolts;
e l’assorbimento dei nutrienti è buono.
Quando però l’organismo è intossicato o comunque stressato
la differenza di potenziale elettrico scende fino a 10-20 MVolts o addirittura
si inverte; in queste condizioni l’assorbimento dei nutrienti è
scarso, ma è molto limitata anche l’espulsione dei prodotti di
scarto del metabolismo, cioè delle tossine che di conseguenza si accumulano
nel citoplasma della cellula.
I rifiuti tossici accumulati nell'organismo, giorno dopo giorno portano il nostro
corpo a funzionare male, ad esempio: possono comparire allergie od intolleranze
alimentari, caduta delle difese immunitarie, problemi di drenaggio linfatico,
ecc.
Il trattamento elettrolitico con LOTUS-XE: permette all'organismo ed alle cellule
di riequilibrarsi - mettendoli in condizione di liberarsi fisiologicamente e
naturalmente delle tossine incamerate -
L’uomo è una macchina che funziona ad
Idrogeno e O2: Ossigeno dall’ aria + Idrogeno dal cibo = Produzione di
Energia ( ATP)
Nel corso dell’evoluzione la possibilità di metabolizzare O2 è
stata la base dello sviluppo della vita superiore.
Respirando introduciamo ossigeno, il 95% viene utilizzato dalle cellule per
la produzione di energia (ATP), Il 5% dà origine a Radicali liberi.
Questo passaggio evolutivo è evidentemente ambiguo: da un lato abbiamo
necessità di produrre energia ( ATP ) dall’ossigeno, dall’altro
abbiamo l’esigenza di neutralizzare i danni prodotti dai radicali liberi
dell’ ossigeno.
I Radicali liberi costituiscono le Specie Reattive dell’Ossigeno (ROS),
molecole che giocano ruoli molto importanti e che si formano nei naturali processi
metabolici cellulari (invecchiamento, ischemie) e nei processi reattivi, quali
infezioni e infiammazioni (attaccano i batteri, indebolendoli).
La produzione di ROS è un processo biologico che avviene normalmente
nelle cellule; con il progredire dell’età, facilitati dall’accumulo
di fenomeni tossici (raggi UVA, dismetabolismo, cattiva alimentazione, ecc.),
i Radicali liberi aumentano.
I Radicali liberi danneggiano alcuni componenti della cellula : Membrane, Proteine
ed Enzimi, DNA.
In condizioni fisiologiche, la formazione dei radicali liberi è tenuta
sotto controllo dal sistema antiossidante di difesa in una sorta di Bilancia
della salute.
Purtroppo un’ Alimentazione squilibrata ( diete incongrue, alcool ) e
ricca di inquinanti, gli Stress psicofisici prolungati ( lavoro, sport amatoriale
/ agonistico)?, l' Eccessiva esposizione ad inquinanti (fumo di sigaretta ),
l’ eccessiva assunzione di farmaci, l’ Accumulo di Metalli Pesanti
provocano una perdita di efficienza del Sistema Antiossidante di Difesa, la
produzione di ROS non è ostacolata, il sistema si sbilancia e si realizza
il fenomeno noto come: Stress Ossidativo, estremamente pericoloso per la nostra
salute.
L'apparecchiatura LOTUS-XE è l'unica apparecchiatura prodotta interamente in Italia e munita di CERTIFICAZIONE CE: numero C-471ELDO2010.
Marchio registrato.
LOTUS-xe CLEAN YOUR BODY ! - Italy - tel 02 94751411 + 3462107927info@lotus-xe.com