MANUALE

 

 

IL DRENAGGIO   

ALCUNE CONSIDERAZIONI   

EFFETTO DRENANTE DELL'ELETTROLISI

CHELAZIONE DEI METALLI    

LA CHELAZIONE

I RADICALI LIBERI

 

IL DRENAGGIO
Le tossine endogene ed esogene ed i fattori di acidificazione organica sono tra i principali agenti scatenanti le patologie, le forme degenerative ed il semplice invecchiamento del nostro corpo.
Purtroppo la medicina convenzionale, la cosiddetta medicina allopatica, non prevede il drenaggio organico e connettivale, ecco perché, sempre più spesso, con la semplice "pulizia", o meglio detossificazione, si riescono ad ottenere risultati a dir poco sorprendenti riattivando l’autoguarigione di organi che hanno perso la possibilità di autoregolazione. Incominciamo a prendere rapidamente in considerazione alcuni dei fattori di sovraccarico e/o intossicazione partendo dall’acidificazione provocata da diete squilibrate dove aceto, vino bianco, amidi, agrumi, caffè, ecc... la fanno da padroni, con lo stimolo degli enzimi e degli ormoni intestinali, Gastrina e Secretina in particolare, stimolo dato da impulsi vagali e colinergici che danno rapida riduzione del pH gastrico ed un ritardato feed-back negativo sulla produzione di H+ Cl-.
Gli ormoni intestinali, ormoni polipetidici a sequenza amminoacidica, fanno parte del complesso endocrino Gastro-Enterico-Pancreatico (GEP).Funzionalmente le cellule GEP sono contemporaneamente recettrici (risentono di stimoli chimici e nervosi) ed effettrici (liberano ormoni riconosciuti da cellule bersaglio localizzate nel tubo gastro enterico) modificano le secrezioni e la motilità gastro intestinale e la secrezione di ormoni delle isole di Langerhans. Svolgono dunque molteplici effetti, secretorio, con rilascio di acido cloridrico, motorio e di assorbimento con costante e continuo stimolo nella produzione di succhi gastrici.

Il naturale processo di acidificazione dunque, ulteriormente indotto da diete smodatamente ricche di zuccheri complessi (ricordiamo l’eccessiva introduzione di amidi), di coloranti, conservanti, additivi chimici, aromi chimici, stabilizzatori e non ultimi i farmaci, non fa altro che intossicare quotidianamente il nostro corpo.


Scopo primario del medico dovrebbe essere la prevenzione, evitando il sovradosaggio organico e tissutale ottenuto parlando al paziente di DIETA (noi siamo quello che mangiamo), di attività fisica, di idratazione, di ritmi del sonno (ritmi circadiani oggi sconvolti da mode e stili di vita assolutamente innaturali) e da più regolari rapporti con il nostro “gabinetto”. Purtroppo tutto ciò lo si da assolutamente per scontato ed invece dovrebbe essere il punto dal quale sarebbe opportuno partire.
In seguito si puo’ passare alla detossificazione del paziente ed alla sua cura e non certo alla cura della malattia come purtroppo ormai si fa di prassi.
L’approccio con l’individuo eccessivamente intossicato e acidificato obbliga il medico a prendere in considerazione il drenaggio mesenchimale o connettivale per permettere la detossificazione profonda dell’organismo. A disposizione abbiamo più medicine integrate o complementari, nello specifico l’esperienza ci insegna ad utilizzare i fitoterapici, gli omeopatici e/o le apparecchiature che, grazie al principio dello scambio ionico, favoriscono l’eliminazione delle tossine. La teoria del drenaggio è stata particolarmente valorizzata già da più di un secolo da autorevoli studi tra i più importanti ricordiamo quelli di Nebel, Leon Vannier e Rouy, studi che hanno considerato la fitoterapia, in modo particolare la gemmoterapia, e l’omeopatia i cardini del drenaggio emuntoriale.
E’ ormai famosa l’immagine dove un uomo è raffigurato con la propria testa ed i propri arti ed il busto rappresentato da una botte con più rubinetti che scaricano le tossine assimilate; i 5 rubinetti rappresentano gli emuntori attraverso cui ciascuno provvede all’eliminazione di quelle scorie con le quali, in modo diretto od indiretto, siamo costretti a convivere e con le quali di secondo in secondo entriamo in contatto nella speranza che i famosi anti-radicali liberi, dei quali troppo spesso si parla a sproposito, siano in grado di neutralizzarne gli effetti. L’insieme dei fattori di sovraccarico tossinico e di acidificazione porta, oltre ad un sovraccarico emuntoriale e connettivale, ad una riduzione della cosiddetta “biodisponibilità” ovvero della quantità di ossigeno, di macronutrienti (soprattutto amminoacidi e proteine) e di micronutrienti (sali minerali e vitamine) effettivamente utilizzabili per far fronte alle nostre esigenze vitali.
Per ripulire dunque la “matrice extracellulare” (struttura tridimensionale simile ad una spugna che circonda e protegge le cellule del nostro organismo garantendo loro un corretto apporto dal sangue di ossigeno, nutrienti, molecole segnale (ormoni, neuromodulatori e, all’occorrenza, farmaci), l’utilizzo delle terapie precedentemente menzionate (fito e gemmoterapia e omeopatia), l’utilizzo di rimedi e di apparecchi elettromedicali di biorisonanza o a scambio ionico risultano sicuramente di grande importanza. Incominciamo con l’analizzare il famoso sistema colloidale contenente solfato di deuterio, una complessa miscela di 78 minerali, 17 amminoacidi e 34 enzimi in tracce.
Everett L. Storey , dopo 42 anni di ricerca, all’indomani del secondo conflitto mondiale, sentì il bisogno di orientare tutti i suoi sforzi verso un sistema atto al miglioramento delle condizioni dell’umanità (forse per sensi di colpa verso quest’ultima dato che a lui si attribuisce la paternità della bomba ad idrogeno).
Sfruttando le conoscenze acquisite sul deuterio, agli inizi degli anni 50, riuscì ad ottenere una forma stabile dell’elemento in forma salina (solfato di deuterio) che, opportunamente arricchita di minerali, amminoacidi ed enzimi, chiamò “deutrosulfazyme”.
Tale rimedio dapprima utilizzato per i soldati americani, poi con la liberalizzazione del mercato per milioni di consumatori in tutto il mondo, ha dimostrato grazie anche ad innumerevoli prove di laboratorio la reale efficacia a livello drenante. Esso scinde l’acqua in ossigeno ed idrogeno e le singole cellule del corpo sono nutrite da un flusso costante di 78 elementi essenziali conservati liberi in soluzione, grazie alla presenza di idrogeno ed ossigeno allo stato libero, che determinano il processo di ossidazione e riduzione con una reazione a catena che elimina le tossine. I tessuti vengono ricostruiti ed una buona alimentazione completa il successo detossificante. Anche se il meccanismo di fondo risulta difficile da capire e la formula resta a tutt’oggi un segreto Un altro approccio alla detossificazione è dato dalla fitoterapia: i macerati vegetali o estratti idrogliceralcolici sono preparati a partire da germogli freschi di alberi, da tessuti vegetali in via di crescita e moltiplicazione, vengono ottenuti con diluizioni alcoliche decimali.
Le applicazioni terapeutiche dei principali drenanti utilizzati in questo metodo sono i seguenti: dal punto di vista generale Betula pubescens oltre ad un azione drenante sul sistema linfatico possiede un’azione tonica generale, contribuendo ad aumentare le difese organiche e combattendo l’astenia psico-fisica.
Quercus peduncolata e il succo di Acero Rosso sono gli altri drenanti di grande uso oltre a quelli summenzionati e tanto cari agli autori come il Vannier.
Si potrebbe aprire una breve parentesi per far presente come, associando ad una ormai scontata buona dieta possano esistere dei buoni mix quali il Lipo-Stop, ottimo mix fitoterapico, utile nei casi di sovrappeso e nelle importanti forme di ritenzione idrica, riattivando sia il sistema linfatico, sia l’apparato renale. Trattasi di una miscela a base di: Hydrocotile asiatica (Centella asiatica), di Citrus limonum (Limone), di Filipendula Ulmaria (Spirea), Taraxacum officinale (Tarassaco), Vitis vinifera (Vite), Cynara scolymus (Carciofo), Marrubium vulgare (Marrubio), Rhamnus frangula (Frangola), le 3 varietà di Betula Alba, Betula Pubescens e Betula Verrucosa, Castanea Vesca (Castagno), Zingiber officinale (Zenzero), Alpinia officinarum (Galega), Citrus Paradisii (Pompelmo), che nell’insieme stimola il drenaggio emuntoriale di piu’ organi contemporaneamente.
L’apparato bronco-polmonare trova una riduzione degli spasmi, ed una evidente cicatrizzazione delle mucose danneggiate, con l’utilizzo di Carpinus Betulus (Crespino) mentre il Corylus avellana (Nocciolo), risulta molto utile per ristabilire l’elasticità tissutale polmonare.
Rosa canina e Ribes nigrum trovano ampia applicazione nelle forme di riniti e rinofaringiti allergiche, mentre Viburnum lantana (Clematide) svolge un’importante azione sedativa sul sistema neurovegetativo polmonare inibendo lo spasmo bronchiale è quindi specifico per le forme asmatiche.
Poiché per drenaggio si intende la riduzione dell’ingorgo bronco alveolare, questo si puo’ mettere in pratica anche con semplici mucolitici come il succo di Sambuco che nel contempo aiuta l’evacuazione.
Anche l’Hedera helix è uno dei migliori drenanti bronchiali nei catarri acuti come l’Eucalipto, il lichene d’Islanda mentre il Timo è un ottimo antisettico e la Tussilago farfara un ottimo antitussivo.
Per il drenaggio epatico il Tétau sostiene essere la Secale cereale (Segale) il prodotto più indicato nelle forme itteriche infettive ed attribuisce al Rosmarinus officinalis (Rosmarino) il ruolo di colagogo antispastico, mentre Juniperus comunis (Ginepro) è idoneo negli scompensi epatici. Anche in questo frangente utilizzo terapie differenti, Taraxacum officinalis (Tarassaco), Cardus marianus (Cardo), Cynara scolymus (Carciofo) ed Aloe barbadensis ed arborescens sono valutate ottimi drenanti mentre il miglior effetto colagogo lo si puo’ attribuire oltre al Cardo e al Raphanus niger. Per l’intestino tutti i lassativi svolgono un’azione di “pulitori”; tra questi il Rhamnus frangula, la Manna, la Senna ecc...anche se si preferisce utilizzare fibre che, con l’alto contenuto di inulina, permettono nel contempo di migliorare la percentuale di prodotto fecale con l’azione di massa (inutile dire che dobbiamo aumentare la quantità di liquidi assunti
così che le fibre, aumentate di volume, migliorano l’effetto peristaltico intestinale e di fare da apportatori di sostanza nutritiva per la flora batterica. Vaccinium vitis idaea (Mirtillo) risulta essere un buon regolatore intestinale adatto quindi sia nelle dissenterie, sia nelle forme di stipsi. L’Aloe ferox è eccessivamente efficace e se ne consigli un uso limitato e sempre in dosi infinitesimali meglio se associata ad altri lassativi. Aloe e Sambuco le si utilizzano anche nelle forme di atonica intestinale.
Per l’emuntorio renale ricordiamo Hyeracium Pilosella ed Alchechengi, quest’ultima assunta anche sotto forma di frutto (ricordiamo che in medicina cinese viene chiamata la lanterna del rene e non solo perchè il frutto è racchiuso in bellissimi petali che ricordano una piccola lanterna rossa, sono validi prodotti di stimolo).
Per la pelle gli autori classici spaziano dall’Ulmus campestris al Cedrus libani, dal Fieno greco alla Viola tricolor e dalla Bardana alla Saponaria. Dopo questo rapido escursus fitoterapico passiamo all’omeopatia ove il drenaggio svolge un ruolo fondamentale nel processo di autoguarigione del paziente sia in termini di rapidità che di efficacia. Un breve distinguo è d’obbligo per differenziare 2 approcci alla depurazione emuntoriale da parte dell’omeopatia e da parte dell’omotossicologia; mentre la prima, detta omeopatia classica, considera maggiormente gli aspetti biotipologici dell’individuo, l’omotossicologia si basa maggiormente sugli aspetti clinici e di funzionalità organica. I rimedi di drenaggio comunque, sia per l’una che per l’altra, non possono avere un utilizzo universale, ma devono essere scelti nel rispetto dell’individualità biotipologica del paziente e solo dopo una precisa diagnosi clinica sulla funzionalità degli organi emuntori.
Il drenaggio rappresenta dunque una vera necessità permettendo di utilizzare rimedi di forte stimolo detossificante ad impronta immunologica (Nosodi, preparati a partire da materiale patologico come secrezioni-escrezioni-tessuti ammalati-colture microbiche, e
derivati da organi di suino), biochimica (catalizzatori intermedi, acidi del ciclo di Krebs e i loro sali, Chinoni e loro derivati, composti ad azione stimolante come ormoni, amine biogene, sali di Cerio, estratti vegetali) o di fondo (costituzionali o di biotipo) che, se non
trovassero un organismo pronto a sostenerne l’azione, cioè drenato, a livello connettivale ed in piena efficenza emuntoriale, rischierebbero di diventare addirittura dannosi o comunque capaci di indurre quel quadro clinico definito "peggioramento omeopatico".
La medicina Antiomotossica o Omotossicologica (etimologicamente studio dei fattori tossici per l’uomo) in accordo con la teoria di Von Bertanlanffy, secondo cui l’organismo è un sistema di flusso in equilibrio dinamico, se l’omotossina non è particolarmente virulenta e se i sistemi emuntoriali sono efficienti, essa attraversa l’organismo - sistema di flusso senza determinare alcuna interferenza nella sua omeostasi. Se le tossine invece risultassero aggressive o i sistemi di drenaggio emuntoriali fossero insufficenti l’organismo virerà la
propria tendenza verso lo squilibrio e conseguentemente verso la malattia.
Per citare il padre dell’omotossicologia H.H. Reckeweg "le malattie sono l’espressione della lotta dell’organismo contro le omotossine al fine di neutralizzarle, ed espellerle; ovverosono l’espressione della lotta che l’organismo compie per compensare i danni provocati
irreversibilmente da esse". Anche in omeopatia come in fitoterapia se la malattia risulta essere un fenomeno di accumulo tossinico la prima cosa che si ha l’obbligo di fare prima di qualunque approccio farmacologico, qualunque esso sia, è di depurare sostenendo e/o stimolando gli emuntori e prima ancora il tessuto connettivo. Il primo momento sarà quindi il drenaggio connettivale con opportuni rimedi ad azione mesenchimale dove l’utilizzo di Lymphomyosot, Galium-Heel, Pulsatilla comp, Fucus heel segue uno schema basato sul grado di "profondità" di intossicazione (fasi di escrezione, di reazione, di deposito, di impregnazione, di degenerazione e, per finire la fase di differenziazione). Un rapido escursus sulle apparecchiature ad azione detossificante lo rivolgo in particolar modo a LOTUS-XE CLEAN YOUR BODY ed alla “macchina pulisci energia” di Lee Crock.La prima altro non è che un dispositivo generatore caratterizzato da due elettrodi attraverso i quali si vanno a riequilibrare gli ioni positivi, prodotti da inquinanti endogeni ed esogeni , annullati dagli ioni negativi dei quali il nostro corpo è in difetto. I risultati sono anche visivi in quanto, immersi i piedi del paziente in una comune vaschetta di plastica, riempita parzialmente di acqua e con l’aggiunta di comune sale da cucina, nell’arco di un tempo limitato, tra i 2 elettrodi posti in acqua si vede una continua e costante colorazione di questa soluzione che cambia colore, alle volte riferibile al tipo di tossina espulsa dal paziente. Non sempre la reazione è così visivamente eclatante, tuttavia l’ambiente acquoso carico di ioni negativi e saturo di ossigeno peraltro invisibili ad occhio nudo permette di riportare le nostre cellule in equilibrio e favorisce il loro fisiologico funzionamento tra cui in primis la normale funzione disintossicante della cellula. Alcuni casi : si è ottenuto un sedimento denso sul fondo della bacinella, sedimento che è riuscito ad impregnare la vaschetta tingendola irrimediabilmente di color arancio. Nuovi cicli hanno ridotto sensibilmente la colorazione dell’acqua con un sempre minor deposito. Una pigmentazione di tutt’altro tipo invece si è riscontrata, con l’utilizzo dell’apparecchio, su un giovane ragazzo, dopo pochi minuti l’acqua si è tinta di un colore nero intenso rendendo l’acqua simile all’inchiostro. Solo dopo tre cicli di Lotus - Xe l’intensità si è ridotta ed il colore è virato verso un giallo pallido.
La macchina di Lee Crock invece, meno strabiliante in quanto non si hanno effetti visivi particolari, si dice vada a riequilibrare campi bioenergetici che per stress, tossine inquinanti ecc… hanno perduto la capacità rivitalizzante organica con il conseguente intasamento connettivale e progressiva degenerazione organica. L’autore consiglia l’uso dell’apparecchio, che funziona con una serie di normalissime batterie, collegate tramite un morsetto ad una semplice rete metallica, a tutte quelle persone che necessitano di trattamenti rivitalizzanti, detossificanti ed in particolar modo nelle forme degenerative ed in quei soggetti molto intossicati. Concludendo si vuole affermare che il processo di disintossicazione non è altro che la sintesi e il risultato di una serie di interventi che prediligono l’impiego di rimedi naturali, l’utilizzo di apparecchiature e il conseguimento di uno stile di vita idoneo, corretta alimentazione, ambiente sano.ALCUNE CONSIDERAZIONI:L’organismo è una macchina metabolica, che attraverso i processi catabolici e anabolici, rigenera le cellule dei tessuti (anabolismo) e contestualmente produce le scorie (catabolismo) destinate ad essere espulse attraverso gli organi emuntori (pelle, polmoni, intestino e reni).
Statisticamente l’uomo moderno tende ad accumulare la gran parte delle tossine nel fegato, infatti i cataboliti principali delle terapie chelanti, provengono da questo organo.
Il pulviscolo atmosferico con le sue concentrazioni di molecole inquinanti, prodotte da lavorazioni industriali, scarichi delle auto, polvere dei pneumatici, dei freni e dei prodotti delle combustioni in genere, si concentra principalmente negli alveoli polmonari, come i residui della combustione delle sigarette. Tali residui tossici, a seconda della loro natura (metalli, polveri, molecole chimiche solide e gassose) vengono, attraverso l’aria, il cibo e l’acqua che beviamo, assorbiti dall’organismo e diversamente distribuiti ed accumulati nei vari organi e tessuti.
Ad esempio il Nikel o (nichelio) pare si accumuli maggiormente nella prostata, l’Alluminio ed il Piombo nel tessuto nervoso; mentre il mercurio (ingerito attraverso il cibo od assorbito dall’interno attraverso le amalgame dentali) si può depositare direttamente nel circolo ematico. Alcuni di questi metalli detti (neuro-tossici) pare siano tra le cause dell’invecchiamento precoce, concorrano a patologie degenerative del sistema nervoso.
Questi studi, già vecchi di almeno tre decenni, sono validati dall’esame del capello, in particolare del bulbo, il quale può accumulare addirittura tali sostanze dopo 36 ore.
L’infertilità e le deformazioni neo-natali sono tra gli effetti dell’inquinamento da mercurio; tali livelli di tossicità sono stati evidenziati in particolar modo in Sicilia, nella zona industriale di Gela. Alti livelli di sostanze chimiche nocive sono state riscontrate in alcuni pesci italiani, ed in particolare in quelli pescati nel Golfo di Napoli. La lista potrebbe continuare a lungo, ma quanto descritto, dovrebbe sensibilizzare a sufficienza rispetto al problema degli agenti inquinanti con cui veniamo in contatto quotidianamente. Il tema del drenaggio di queste sostanze è più che mai di attualità, anche perchè, gran parte di queste tossine non riescono ad essere espulse dagli organi emuntori.
Alcuni metalli e sostanze, al contrario, vengono accumulate in alcuni tessuti (lipidico, muscolare e nervoso) dando origine a patologie difficilmente curabili. Tutto questo ci aiuta a comprendere l’importanza di alcuni protocolli detti “detossificazione”, “drenaggio”, “disintossicazione” o “chelazione” - termini che sottintendono la necessità della nostra macchina fisiologica di liberarsi dalle scorie, comprese quelle che normalmente vengono prodotte. Il trattamento di Disintossicazione" per mezzo dell’elettrolisi può essere tranquillamente praticato presso l’ambulatorio o direttamente in casa propria, ad eccezione delle donne in gravidanza, dei bambini sotto i 6 anni, dei portatori di ausili elettrici od elettronici cardiaci, degli epilettici e delle persone che hanno subito trapianti.
Alcune di queste controindicazioni sono cautelative, ma con il benestare del proprio medico curante, in molti di questi casi ci si può sottoporre al trattamento. La tensione in questa apparecchiatura è molto bassa, non ci sono frequenze, soltanto una leggera corrente continua. E’ inoltre provato che elementi nutritivi basilari, come vitamine e sali minerali, non vengono eliminati ma selettivamente le tossine ed i metalli perchè caratterizzati dalla corrente positiva. Questo singolo trattamento non ha in nessun modo una valenza terapeutica o medica, ma solo una funzione riequilibrante/disintossicante in linea di principio assimilabili a pratiche come la sauna o il bagno turco anche se i benefici sono diversi e molto piu’ profondi.
Le controindicazioni rispetto alla sauna sono inferiori, in quanto non è possibile collassare o svenire per l’eccessivo calore.
Non si sono mai verificati scompensi idro-salini, nè controindicazioni nei malati di cuore; in ogni caso è sempre bene interpellare il proprio medico sulla opportunita di un trattamento.E’ sempre consigliata una dieta appropriata, una giusta assunzione di liquidi e l’associazione concomitante di piante o integratori a base di drenanti linfatici come si accennava (la betulla, l’Aloe) e chelanti (germanio organico e aronia), ricordiamo che ci sono in commercio prodotti a base di EDTA.


EFFETTO DRENANTE DELL’ELETTROLISI
L’elettrodo utilizzato consiste in 2 "ARMATURE" ; fondamentali sono i seguenti parametri: durezza dell’acqua, tipo e la quantità di sale, distanza tra le armature e corrente erogata. Se non vengono rispettati questi rapporti il processo "drenante" non può avvenire.
Nella pratica l’ elettrodo dispensa elettroni di segno negativo analogamente ad uno ionizzatore per ambienti, cosi’ come gli ioni negativi si legano al pulviscolo atmosferico, (per lo più di segno +) facendo precipitare attorno allo ionizzatore particelle aggregate nerastre (simil-carbone), analogamente il Lotus - Xe riaggrega all’interno del contenitore con i due elettrodi (armature) i cataboliti attraverso i liquidi fisiologici ed i pori della pianta del piede.


CHELAZIONE DEI METALLI
Particolarmente efficace sarà quindi il drenaggio dei metalli indesiderati detti (metalli tossici, neuro tossici, o più in generale metalli pesanti, come il nichelio, piombo, alluminio, mercurio, ecc.).
A tal proposito rimandiamo alla lettura del libro della D.ssa CLARK "La cura di tutte le malattie".
Come si diceva, per mezzo di questo fenomeno elettrico, i metalli possono essere facilmente assorbiti, disgregati, riaggregati all’interno della vaschetta , nella quale verranno posizionati i piedi per la durata di circa 30 minuti.


LA CHELAZIONE
Dall’esperienza di questi primi anni sembra che l’elettrodialisi o (elettrolisi) possa a pieno diritto affiancare il tradizionale lavaggio del sangue con E.D.T.A. (flebo chelante). La chelazione dei metalli nocivi (piombo, mercurio, alluminio, ecc.) sembra particolarmente efficace attraverso l’elettrolisi podalica.
Uno dei meccanismi ipotizzati sembra sia il legame del flusso ionico con molecole di segno positivo frutto del catabolismo metabolico. L’efficacia di questo trattamento disintossicante potrebbe essere potenziato dall’associazione con protocollo CLARK, che sempre per differenze di cariche elettriche, disattiva i patogeni (virus, batteri, parassiti e muffe) erogando un alta frequenza di segno positivo.
Il Lotus - Xe è un apparecchio per la depurazione ionica. Quando il nostro corpo, a causa dell’inquinamento ambientale, dei ritmi di vita irregolari ed eccessivi, di una alimentazione ormai non più sana (a causa dell’industrializzazione e raffinazione dei cibi) si sovraccarica di tossine, il metabolismo cellulare è bruscamente messo alla prova. Esso è molto sofisticato, ma semplice nella sua essenzialità:
La differenza di potenziale elettrico fra interno ed esterno della membrana, in condizioni ottimali, cioè fisiologiche, è di 70-90 MVolts; e l’assorbimento dei nutrienti è buono.
Quando però l’organismo è intossicato o comunque stressato la differenza di potenziale elettrico scende fino a 10-20 MVolts o addirittura si inverte; in queste condizioni l’assorbimento dei nutrienti è scarso, ma è molto limitata anche l’espulsione dei prodotti di scarto del metabolismo, cioè delle tossine che di conseguenza si accumulano nel citoplasma della cellula.
I rifiuti tossici accumulati nell'organismo, giorno dopo giorno portano il nostro corpo a funzionare male, ad esempio: possono comparire allergie od intolleranze alimentari, caduta delle difese immunitarie, problemi di drenaggio linfatico, ecc.

Il trattamento elettrolitico con LOTUS-XE: permette all'organismo ed alle cellule di riequilibrarsi - mettendoli in condizione di liberarsi fisiologicamente e naturalmente delle tossine incamerate -

 

I RADICALI LIBERI


L’uomo è una macchina che funziona ad Idrogeno e O2: Ossigeno dall’ aria + Idrogeno dal cibo = Produzione di Energia ( ATP)
Nel corso dell’evoluzione la possibilità di metabolizzare O2 è stata la base dello sviluppo della vita superiore.
Respirando introduciamo ossigeno, il 95% viene utilizzato dalle cellule per la produzione di energia (ATP), Il 5% dà origine a Radicali liberi.
Questo passaggio evolutivo è evidentemente ambiguo: da un lato abbiamo necessità di produrre energia ( ATP ) dall’ossigeno, dall’altro abbiamo l’esigenza di neutralizzare i danni prodotti dai radicali liberi dell’ ossigeno.
I Radicali liberi costituiscono le Specie Reattive dell’Ossigeno (ROS), molecole che giocano ruoli molto importanti e che si formano nei naturali processi metabolici cellulari (invecchiamento, ischemie) e nei processi reattivi, quali infezioni e infiammazioni (attaccano i batteri, indebolendoli).
La produzione di ROS è un processo biologico che avviene normalmente nelle cellule; con il progredire dell’età, facilitati dall’accumulo di fenomeni tossici (raggi UVA, dismetabolismo, cattiva alimentazione, ecc.), i Radicali liberi aumentano.
I Radicali liberi danneggiano alcuni componenti della cellula : Membrane, Proteine ed Enzimi, DNA.
In condizioni fisiologiche, la formazione dei radicali liberi è tenuta sotto controllo dal sistema antiossidante di difesa in una sorta di Bilancia della salute.
Purtroppo un’ Alimentazione squilibrata ( diete incongrue, alcool ) e ricca di inquinanti, gli Stress psicofisici prolungati ( lavoro, sport amatoriale / agonistico)?, l' Eccessiva esposizione ad inquinanti (fumo di sigaretta ), l’ eccessiva assunzione di farmaci, l’ Accumulo di Metalli Pesanti provocano una perdita di efficienza del Sistema Antiossidante di Difesa, la produzione di ROS non è ostacolata, il sistema si sbilancia e si realizza il fenomeno noto come: Stress Ossidativo, estremamente pericoloso per la nostra salute.


L'apparecchiatura LOTUS-XE è l'unica apparecchiatura prodotta interamente in Italia e munita di CERTIFICAZIONE CE: numero C-471ELDO2010.

Marchio registrato.

 

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